[POESIE] Poesie d'autore: poeta del giorno...

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  1. carognassa
     
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    Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
    Nella prossima cercherei di commettere più errori.
    Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
    Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
    di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
    Sarei meno igenico.
    Correrei più rischi,
    farei più viaggi,
    contemplerei più tramonti,
    salirei più montagne,
    nuoterei in più fiumi.
    Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
    mangerei più gelati e meno fave,
    avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
    Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
    della loro vita sensati e con profitto;
    certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
    Ma se potessi tornare indietro, cercherei
    di avere soltanto momenti buoni.
    Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
    di momenti: non perdere l'adesso.Io ero uno di quelli che mai
    andavano da nessuna parte senza un termometro,
    una borsa dell'acqua calda,
    un ombrello e un paracadute;
    se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
    Se potessi tornare a vivere
    comincerei ad andare scalzo all'inizio
    della primavera
    e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
    Farei più giri in calesse,
    guarderei più albe,
    e giocherei con più bambini,
    se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
    Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
    borges

     
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  2. PiratessaDeiMari
     
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    La baciai,stupito della mia audacia,
    mentre in realtà era lei che,
    nel momento in cui mi ero avvicinato al suo viso,
    aveva attirato la mia testa contro la sua bocca.
    Le sue due mani si chiusero intorno al mio collo;
    non si sarebbero aggrappate più rabbiosamente durante un naufragio.
    E non capivo se lei desiderava che la salvassi,
    oppure che annegassi con lei_
    (Raymond Radiguet,
    scrittore,1903-1923,
    da il diavolo in corpo)
     
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  3. Matt_Camden
     
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    quanto mi piace sta sezione!!!

    Alla vita

    -Nazim Hikmet

    La vita non è uno scherzo.
    Prendila sul serio
    come fa lo scoiattolo, ad esempio,
    senza aspettarti nulla
    dal di fuori o nell'al di là.
    Non avrai altro da fare che vivere.

    La vita non é uno scherzo.
    Prendila sul serio
    ma sul serio a tal punto
    che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
    o dentro un laboratorio
    col camice bianco e grandi occhiali,
    tu muoia affinché vivano gli uomini
    gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
    e morrai sapendo
    che nulla é più bello, più vero della vita.

    Prendila sul serio
    ma sul serio a tal punto
    che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
    non perché restino ai tuoi figli
    ma perché non crederai alla morte
    pur temendola,
    e la vita peserà di più sulla bilancia.

     
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  4. NIO_
     
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    Amore a prima vista

    Sono entrambi convinti
    che un sentimento improvviso li unì.
    E' bella una tale certezza
    ma l'incertezza è più bella.

    Non conoscendosi, credono
    che non sia mai successo nulla fra loro.
    Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
    dove da tempo potevano incrociarsi?

    Vorrei chiedere loro
    se non ricordano -
    una volta un faccia a faccia
    in qualche porta girevole?
    uno "scusi" nella ressa?
    un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
    - ma conosco la risposta.
    No, non ricordano.

    Li stupirebbe molto sapere
    che già da parecchio tempo
    il caso stava giocando con loro.

    Non ancora del tutto pronto
    a mutarsi per loro in destino,
    li avvicinava, li allontanava,
    gli tagliava la strada
    e soffocando una risata
    si scansava con un salto.

    Vi furono segni, segnali,
    che importa se indecifrabili.
    Forse tre anni fa
    o lo scorso martedi
    una fogliolina volò via
    da una spalla a un'altra?
    Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
    Chissà, era forse la palla
    tra i cespugli dell'infanzia?

    Vi furono maniglie e campanelli
    su cui, anzitempo,
    un tocco si posava sopra un tocco.
    Valige accostate nel deposito bagagli.
    Una notte, forse, lo stesso sogno,
    subito confuso al risveglio.

    Ogni inizio infatti
    è solo un seguito
    e il libro degli eventiAmore a prima vista

    Sono entrambi convinti
    che un sentimento improvviso li unì.
    E' bella una tale certezza
    ma l'incertezza è più bella.

    Non conoscendosi, credono
    che non sia mai successo nulla fra loro.
    Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
    dove da tempo potevano incrociarsi?

    Vorrei chiedere loro
    se non ricordano -
    una volta un faccia a faccia
    in qualche porta girevole?
    uno "scusi" nella ressa?
    un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
    - ma conosco la risposta.
    No, non ricordano.

    Li stupirebbe molto sapere
    che già da parecchio tempo
    il caso stava giocando con loro.

    Non ancora del tutto pronto
    a mutarsi per loro in destino,
    li avvicinava, li allontanava,
    gli tagliava la strada
    e soffocando una risata
    si scansava con un salto.

    Vi furono segni, segnali,
    che importa se indecifrabili.
    Forse tre anni fa
    o lo scorso martedi
    una fogliolina volò via
    da una spalla a un'altra?
    Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
    Chissà, era forse la palla
    tra i cespugli dell'infanzia?

    Vi furono maniglie e campanelli
    su cui, anzitempo,
    un tocco si posava sopra un tocco.
    Valige accostate nel deposito bagagli.
    Una notte, forse, lo stesso sogno,
    subito confuso al risveglio.

    Ogni inizio infatti
    è solo un seguito
    e il libro degli eventi
    è sempre aperto a metà.

    [W. Szymborska]
     
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  5. NIO_
     
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    TUTTO IMPARAMMO DELL'AMORE

    Tutto imparammo dell'amore Alfabeto,
    parole.
    Il capitolo, il libro possente
    Poi la rivelazione terminò.
    Ma negli occhi dell'altro
    Ciascuno contemplava l'ignoranza Divina, ancora più che nell'infanzia:
    L'uno all'altro

    Emily Dickinson
     
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  6.  
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    Questo Amore

    Questo amore
    Così violento
    Così fragile
    Così tenero
    Così disperato
    Questo amore
    Bello come il giorno
    E cattivo come il tempo
    Quando il tempo è cattivo
    Questo amore così vero
    Questo amore così bello
    Così felice
    Così gaio
    E così beffardo
    Tremante di paura come un bambino al buio
    E così sicuro di sé
    Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
    Questo amore che impauriva gli altri
    Che li faceva parlare
    Che li faceva impallidire
    Questo amore spiato
    Perché noi lo spiavamo
    Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
    Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
    Questo amore tutto intero
    Ancora cosi vivo
    E tutto soleggiato
    E' tuo
    E' mio
    E' stato quel che è stato
    Questa cosa sempre nuova
    E che non è mai cambiata
    Vera come una pianta
    Tremante come un uccello
    Calda e viva come l'estate
    Noi possiamo tutti e due
    Andare e ritornare
    Noi possiamo dimenticare
    E quindi riaddormentarci
    Risvegliarci soffrire invecchiare
    Addormentarci ancora
    Sognare la morte
    Svegliarci sorridere e ridere
    E ringiovanire
    Il nostro amore è là
    Testardo come un asino
    Vivo come il desiderio
    Crudele come la memoria
    Sciocco come i rimpianti
    Tenero come il ricordo
    Freddo come il marmo
    Bello come il giorno
    Fragile come un bambino
    Ci guarda sorridendo
    E ci parla senza dir nulla
    E io tremante l'ascolto
    E grido
    Grido per te
    Grido per me
    Ti supplico
    Per te per me per tutti coloro che si amano
    E che si sono amati
    Sì io gli grido
    Per te per me e per tutti gli altri
    Che non conosco
    Fermati là
    Là dove sei
    Là dove sei stato altre volte
    Fermati
    Non muoverti
    Non andartene
    Noi che siamo amati
    Noi ti abbiamo dimenticato
    Tu non dimenticarci
    Non avevamo che te sulla terra
    Non lasciarci diventare gelidi
    Anche se molto lontano sempre
    E non importa dove
    Dacci un segno di vita
    Molto più tardi ai margini di un bosco
    Nella foresta della memoria
    Alzati subito
    Tendici la mano
    E salvaci.

    Jacques Prèvert
     
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  7. Slips87
     
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    IL VAMPIRO

    Tu che ti insinuasti come lama nel mio cuore gemente,

    tu che forte come un branco di demoni venisti a fare,

    folle e ornato del mio spirito umiliato il tuo letto e regno.

    Infame, a lei come un forzato alla catena, sono legato;

    come alla bottiglia l’ubriacone, come alla carogna i vermi;

    come al gioco l’ostinato giocatore; che tu sia maledetta!

    Ho chiesto alla fulminea spada, allora, di conquistare la

    mia libertà, ed il perfido ho pregato di soccorrere me vile.

    Ahimè! La spada e il veleno, pieni di disprezzo, m’han

    detto: “non sei degno che alla tua schiavitù maledetta ti

    si tolga, imbecille; una volta liberato dal suo dominio, per

    i nostri sforzi, tu faresti rivivere il cadavere del tuo vampiro,

    con i baci tuoi!
    (Baudelaire:I fiori del male)
     
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  8. Babissima O'Riley
     
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    "Le cose che ho imparato nella vita"

    di Paulo Coelho

    Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

    -Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
    E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
    -Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per
    distruggerla.
    -Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
    -Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo
    responsabili di noi stessi.
    -Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.
    -Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era
    necessario fare, affrontandone le conseguenze.
    -Che la pazienza richiede molta pratica.
    -Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come
    dimostrarlo.
    -Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando
    cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
    -Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che
    non ti ami con tutto se stesso.
    -Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono
    sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse.
    -Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior
    parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
    -Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non
    si ferma, aspettando che tu lo ripari.
    -Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di
    incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo
    come essere riconoscenti per quel regalo.
    -Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante
    volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è
    stata aperta per noi.
    -La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un
    portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti
    che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
    -È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche
    vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
    -Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un
    giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
    -Non cercare le apparenze, possono ingannare.
    -Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

    -Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso
    per far sembrare brillante una giornataccia.
    -Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
    -Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che
    vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
    -Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai
    solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
    -Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a
    sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano,
    speranza sufficiente a renderti felice.
    -Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente
    anche loro si sentono così.
    -Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni
    cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
    -L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
    -Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene
    nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi
    dolori.
    -Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
    Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride
    e ognuno intorno a te piange.
     
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  9. rino@
     
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    Non so se è già stata postata, ma per è molto importante questa poesia..
    "Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
    o freccia di garofani che propagano il fuoco:
    t'amo come si amano certe cose oscure,
    segretamente, entro l'ombra e l'anima.
    T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
    dentro di sè, nascosta, la luce di quei fiori;
    grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
    il concentrato aroma che ascese dalla terra.
    T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
    t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
    così ti amo perchè non so amare altrimenti
    che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
    così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
    così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno."

    Neruda
     
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  10. Luciylla
     
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    DONNE DANNATE - Charles Baudelaire

    Coricate sulla sabbia come armento pensoso
    volgono gli occhi verso l'orizzonte marino e i piedi
    che si cercano, le mani ravvicinate hanno dolci
    languori e brividi amari.
    Le une, cuori innamorati di lunghe confidenze, nel
    folto dei boschetti sussurranti di ruscelli, vanno
    riandando l'amore delle timide infanzie e incidendo il
    legno verde dei giovani arbusti;
    altre, camminano lente e gravi come suore
    attraverso le rocce piene di apparizioni, dove
    Sant'Antonio vide sorgere, come lava, i seni nudi e
    purpurei delle sue tentazioni;
    e ve n'è che ai bagliori di resine stillanti, nel muto
    cavo di vecchi antri pagani, ti chiamano in soccorso
    delle loro febbri urlanti, o Bacco, che sai assopire gli
    antichi rimorsi.
    Altre, il cui petto ama gli scapolari e nascondono il
    frustino entro le lunghe vesti, mischiano, nelle notti
    solitarie e nei boschi scuri, la schiuma del piacere e
    le lagrime degli strazi.
    O vergini, o demòni, mostri, martiri, grandi spiriti
    spregiatori della realtà, assetate d'infinito, devote o
    baccanti, piene ora di gridi ora di pianti,
    o voi, che la mia anima ha inseguito nel vostro
    inferno, sorelle, tanto più vi amo quanto più vi
    compiango per i vostri cupi dolori, per le vostre seti
    mai saziate, per le urne d'amore di cui traboccano i
    vostri cuori.
     
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  11. Luciylla
     
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    DETTO FRA NOI - Anne Stevenson

    Non credere
    che non lo sappia
    che quando mi parli
    la mano della tua mente
    senza farsene accorgere
    mi sfila le calze,
    e si muove cieca e intraprendente
    lungo la mia coscia.

    Non credere
    che non lo sappia
    che lo sai
    che tutto ciò che dico
    è un indumento.

     
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  12. Luciylla
     
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    MUSA MALATA -Charles Baudelaire


    Ahimè, povera musa mia, che cos'hai stamane? I tuoi occhi vuoti sono popolati di visioni notturne, e vedo sul colore del tuo volto riflettersi alterni, freddi e taciturni, follia e orrore.

    Il succube verdastro ed il folletto rosa hanno versato in te, dalle loro urne, la paura e l'amore? E d'un pugno dispotico e ribelle l'incubo ti ha forse annegata al fondo di un favoloso Minturno?

    Vorrei che esalando odore di salute il tuo petto fosse frequentato sempre da pensieri vigorosi e il tuo sangue cristiano scorresse a ritmici fiotti,

    come i suoni numerosi delle sillabe antiche ove regnano volta a volta Febo, padre di canzoni e il grande Pan, signore delle messi.
     
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  13. Luciylla
     
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    TEMO UN UOMO DI POCHE PAROLE - Emily Dichinson

    Temo un uomo di poche parole

    temo un uomo che tace

    l'arringatore - posso superarlo

    il chiacchierone - posso intrattenerlo

    ma colui che pondera

    mentre gli altri spendono tutto ciò che hanno

    di questo uomo diffido

    temo che egli sia grande.

     
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  14. Luciylla
     
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    TRISTEZZA DELLA LUNA - Charles Baudelaire

    Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
    come una bella donna su guanciali profondi,
    che carezzi con mano disattenta e leggera
    prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,

    lei su un serico dorso di molli aeree nevi
    moribonda s'estenua in perduti languori,
    con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
    che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

    Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
    lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
    nottambulo raccatta con mistico fervore

    nel cavo della mano quella pallida lacrima
    iridescente come scheggia d'opale.
    e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore
     
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  15. Lady Babina
     
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    Il tuo sorriso - Pablo Neruda

    Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l'aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.

    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l'acqua che d'improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d'argento che ti nasce.

    Dura è la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d'aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.

    Amor mio, nell'ora
    più oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d'improvviso
    vedi che il mio sangue macchia
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarà per le mie mani
    come una spada fresca.

    Vicino al mare, d'autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.

    Riditela della notte,
    del giorno, della luna,
    riditela delle strade
    contorte dell'isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l'aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.
     
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